Cosa sarebbe un sacrario senza bandiere?

Sul monumento ai caduti di Poppi, costruito dopo la prima guerra mondiale per onorare i militari caduti durante quel conflitto e poi divenuto un simbolo per ricordare tutti gli uomini che successivamente hanno sacrificato la propria vita per la Patria, sventolavano appese a due pennoni in ferro alti 20 metri due bandiere, il Tricolore e quella con lo stemma del comune di Poppi, rappresentante su sfondo argento due leoni d’oro affrontati sostenenti il giglio di Firenze di colore rosso (così stabiliva un decreto del capo del governo in data 23 giugno 1929).

In araldica Il leone rappresenta in generale la forza, la tenacia e l’intrepidezza d’animo oppure, se rampante, ricorda il dominio esercitato sul territorio da famiglie feudali, ed entrambi i significati ben si appropriano, il primo allo spirito militare, il secondo alla stirpe dei Guidi e al ruolo storico di “Pupium agri Clusentini caput” così come il Vasari amava definire Poppi.

Purtroppo, nel 2018, durante una tempesta estiva, i pennoni venivano danneggiati dal forte vento, tant’è che uno si è stroncato cadendo a terra fortunosamente senza arrecare danni a persone o cose. Si è reso pertanto necessario provvedere alla loro sostituzione con nuovi pennoni in ferro di eguale altezza. Non semplice è stato riposizionarli nei basamenti in pietra ma l’ottimo lavoro fatto ce li ha restituiti pronti nuovamente per
accogliere le bandiere così per rappresentare e continuare la gloriosa storia del nostro Comune e di tutti gli uomini che lo hanno reso grande.

Si ringraziano:
l’Amministrazione Comunale con il proprio ufficio tecnico,
l’Associazione Combattenti e Reduci di Poppi – in particolare il suo
presidente Roberto Brezzi, il geom. Antonio Caiazzo con il figlio Ildebrando –
l’impresa edile SEAP di Poppi, la ditta FREG di Castel San Niccolò.

APPUNTAMENTO A TUTTI PER L’ALZABANDIERA il 2 giugno 2019, Festa della Repubblica

Il sindaco / Carlo TONI